Perché il larice zoldano è un legno pregiato? Il segreto di un profumo, nascosto negli antichi tabiai e nella storia della gente zoldana.
Alla ricerca di ulteriore fresco! Quando il naturale fresco della montagna potrebbe non bastare…
L’acqua come opera d’arte universale e come artista immortale, creatrice continua di paesaggi e mondi irriproducibili, costruiti in epoche intere.
La tradizione del “Bondì e bon an”, augurio per l’anno nuovo scambiato tra le generazioni dei paesi della Val di Zoldo, il piacere di donare e incontrarsi. Buon anno!
Rapidi sistemi di relax e benessere in montagna, senza necessariamente raggiungere la vetta.
Far filò attorno al fogher, come una volta si trasmettevano i saperi e le leggende attorno al fuoco, di generazione in generazione.