Forno di Zoldo è un piccolo centro della valle. A differenza di molti altri luoghi, ha il vantaggio di sorgere su una retta piana, la via Roma, che attraversa il cuore del paese costeggiando il torrente Maé.
La storia di Forno che noi conosciamo parte con alcuni famosi elementi riconducibili anche a molte altre frazioni della valle: i ciòdarot, le fusine, i Ciori, le gondole, Marco e Mattio… un borgo che si racconta e che vanta un posto in primo piano nella tradizione della lavorazione del ferro, del gelato e delle gondole.
Un vero centro sotto tutti i punti di vista, ma anche piacevole sosta, per chi arriva da Longarone dalla statale 251 per assistere agli eventi di Longarone fiere e vuole un assaggio di Dolomiti, per i numerosi amanti delle due ruote di passaggio in valle, per gli escursionisti che hanno intrapreso le grandi avventure delle Alta via numero 1 e 3 oppure dell’Anello Zoldano.
Nonostante sua altezza “bassina”, regala scorci straordinari, sul Civetta e Moiazza, imponenti dietro i tetti delle case, ma soprattutto sull’incantevole Bosconero, il vero sfondo del borgo. Oltre che per le famiglie è meta perfetta per chi ha problemi di mobilità e di pressione, come succede spesso alle persone anziane.
Perché scegliere tra vera montagna e altitudine contenuta quando si possono avere entrambe le cose?
Gente di passaggio e interessata a godersi la natura in tranquillità, questi sono perlopiù i visitatori di Forno di Zoldo ospiti delle sue strutture ricettive. Tra queste ci sono i Lali, b&b risalente al 1857, quando allora era un albergo.
L’edificio rimane in zona centrale, proprio lungo via Roma, e dall’esterno la sua ordinata semplicità sembra rievocare proprio i tempi antichi, quando gli avventori che per primi esplorarono le Dolomiti trovavano ristoro nelle locande di valle. I Lali ospitano anche un accogliente ristorantino, dove è custodito il fogher della casa.
Due Guerre mondiali, un’alluvione terribile nel 1966, i Lali hanno resistito a qualsiasi intemperia, dell’uomo e della natura. Oggi all’interno oltre ai diversi servizi come l’ascensore e la colazione, offre camere variopinte e allegre, a una prima impressione del tutto moderne ma con qualche accorto tocco di tradizione ed epoche lontane.
Viaggiatori di passaggio, amanti della quiete e della comodità, se siete alla ricerca della sosta perfetta Forno di Zoldo non potrà non rendervi soddisfatti.
Ecco alcune proposte che il paese può offrire:
Paesi da scoprire: una delle passeggiate fruibili con passeggino parte proprio da qui, dal Museo del ferro e del chiodo, che d’estate quando è aperto merita una sosta (apertura fuori stagione su prenotazione per gruppi presso il Comune di Val di Zoldo). Si sale verso gli splendidi e soleggiati paesi di Pieve, dove è possibile ammirare la chiesa di San Floriano, Campo, Dozza e Bragarezza.
Anello Zoldano: da Forno parte uno dei più suggestivi viaggi delle Dolomiti, l’Anello zoldano, un percorso di 6 giorni tra i rifugi che costeggiano la vallata. Come non ricordare la meraviglia di alcuni luoghi che si possono incontrare sul proprio cammino se si decide di intraprendere questo itinerario! Ve ne citiamo solo alcuni: Baita Angelini, il bivacco Grisetti, sentiero Tivan, la panoramica del rifugio Venezia, il bosco del Fagaré.
Torrente Maè: per gli appassionati di pesca sportiva a Forno è possibile praticare il loro sport preferito in un ambiente curato dai volontari del bacino numero 6 Piave-Maé. I paesaggi sono da relax assicurato.
Scopri il B&B Ai Lali e gli altri paesi della Val di Zoldo.
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