Oggi tocca all’Arrampicata e al Monte Pelmo… parto presto da casa e salgo a Zoppè di Cadore, da qui, su per la strada sterrata che porta in direzione del Rifugio Venezia. Da dove parcheggio ci sono circa 10 minuti a piedi fino al rifugio. Qui mi aspettano Federico e Michela che hanno già fatto colazione e ora sono pronti per partire. Facciamo un veloce controllo dell’attrezzatura e si va! La salita al Monte Pelmo presenta una cengia orizzontale con qualche passaggio difficile ed esposto, dove la corda è molto utile per muoversi nell’arrampicata in sicurezza. Poi si continua per il Valon, un po’ ripido e faticoso ma non difficile, fino ad arrivare sul Van, magnifica conca sospesa… là si attraversa (spesso su neve) fino ad arrivare alla cresta finale che presenta ancora un paio di passaggi esposti ma non particolarmente difficili, e da qui in cima.
In breve siamo all’attacco della cengia. Ci leghiamo e iniziamo il lungo traverso. Federico e Michela se la cavano molto bene, e tra un’assicurazione e l’altra arriviamo al Passo del Gatto, famoso passaggio superato per la prima volta dall’inglese John Ball nel 1856. Questo traverso è molto caratteristico, ed in anni passati ha rappresentato una tappa fondamentale per l’alpinismo dolomitico.
Superiamo anche questo punto ed in breve usciamo dalla cengia per sbucare sul Valon. Ci sleghiamo, nascondo corda e attrezzatura e proseguiamo verso l’alto. Il sole batte ed il caldo inizia a farsi sentire, ma per fortuna più o meno a metà salita c’è una sorgente d’acqua vicino alla traccia di salita che offre un ottimo ristoro. Ci fermiamo per una breve pausa e per ricaricare le borracce di squisita acqua fresca, preziosa più dell’oro in questi posti!
Siamo pronti per continuare. Un paio di zig-zag tra dei saltini di roccia e sbuchiamo sul Van, magnifica conca sospesa che ospita uno dei nevai (o quello che ne rimane) del Pelmo. E’ da qualche anno che qui la neve rimane abbondante durante l’estate, complici gli ultimi inverni molto nevosi, e anche oggi la neve presente al suolo è parecchia. Comunque non crea problemi, essendo qui la pendenza poco accentuata, e così proseguiamo spediti. La fatica si fa un po’ sentire, e facciamo un’altra breve pausa arrivati in cresta. Stupende vedute sul Pelmetto e sul Civetta ci rapiscono per qualche minuto.
Ultimo tratto un po’ faticoso in cresta con un paio di facili passaggi di arrampicata che non richiedono però l’utilizzo della corda e finalmente siamo sulla ampia e facile cresta finale. Ancora qualche metro e finalmente la cima! E’ sempre una grande emozione arrivare qua su, e io, Federico e Michela ci abbracciamo felici… Anche oggi siamo stati fortunati, e in cima ci accoglie un caldo sole estivo che ci invita a fermarci un po’ qui.
E’ ora di scendere… per la discesa si percorre lo stesso itinerario fatto in salita. All’inizio è richiesta un po’ di attenzione sulla cresta, e poi su terreno più facile si prosegue veloci. Ancora un po’ d’acqua fresca e giù ancora fino all’inizio della cengia. Ci leghiamo nuovamente e iniziamo a traversare. Da qui in poi la concentrazione deve di nuovo essere molto alta, anche perché la stanchezza si fa immancabilmente sentire. Superiamo di nuovo il Passo del Gatto e tutto il resto della cengia e finalmente siamo ai piedi della montagna. Ci sleghiamo nuovamente e giù di corsa sui magnifici ghiaioni che portano al Rifugio Venezia.
L’acqua del Pelmo è squisita, ma la birra di Barbara adesso non è meno gradita… piccola pausa in rifugio, salutiamo e in breve alla macchina. Scendiamo tutti e tre a Zoppè e ci salutiamo.
Rimarrà in tutti noi il ricordo di questa magnifica giornata dove tutto è stato perfetto!
Se vuoi sperimentare vieni in Val di Zoldo…. solitario o accompagnato, arrampicando o camminando… ce n’è per tutti i GUSTI.
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