Questa settimana la redazione di Immersioni con gli scarponi ha voluto condividere il racconto e le immagini di una visitatrice esterna della Gnaga, ripercorrendo questa magica manifestazione attraverso i suoi occhi e le sue percezioni. Buona lettura!
C’è un periodo dell’anno in cui tutto risuona ad allegria e diventa leggero… Nel quale i bambini si vestono dei personaggi che nelle loro notti sognano di diventare mentre, lanciando mille colori in aria, ci ricordano di quanto fosse bello vivere così.
Tra tradizioni e ricordi Fornesighe porta avanti quel che nel 1897 partì con la goliardia del ‘Nin di Rosa’… e che fortunatamente trova ancora oggi la sua favolosa realtà: la Gnaga.
Non puoi non vedere questa manifestazione senza farti prendere da una sfilata che, con i suoi personaggi storici, dalle fattezze buffe che profumano di quel che eravamo, ti invade di allegria e spensieratezza.
Le urla dei protagonisti, i bambini che saltano dalla paura davanti alle maschere di legno, frittelle, gelato e torte… In un periodo dell’anno che ci permette di mettere una maschera e scherzare sul nostro io bambino…
Ma la mettiamo o la togliamo la maschera quando possiamo rilassarci dalla quotidianità? ‘Acqua, terra, vento e fuoco‘ il tema di quest’anno: congratulazioni al vincitore e a tutti i sostenitori di un’iniziativa che, se non avete ancora vissuto, meritate di regalarvi! Al prossimo anno!!!
Ambra
Anche tu hai partecipato alla Gnaga, il tradizionale carnevale zoldano? Inviaci la tua magica esperienza, contattandoci all’indirizzo email turismo@valdizoldo.net.
Oppure vienici a trovare alla prossima edizione della Gnaga in Val di Zoldo!
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