La neve ferma il tempo, permette un’osservazione più profonda dei luoghi. Registra le tracce, si fa spazzare dal vento e, a volte, ricoprire da neve fresca.
Gli zoldani prima di diventare famosi per l’aver portato in Europa il gelato, erano già noti per essere trasportatori di novità. Ambulanti sopraffini. Fin dall’antichità, infatti, gli zoldani sapevano uscire dai loro confini, avevano la mobilità nel sangue.
La montagna fa crescere erba diversa da stagione a stagione e, nella stessa stagione, da taglio a taglio. Da qui un ciclo di relazioni che si sublima anche nei formaggi. Quanti gusti sotto diversi cieli! La Val di Zoldo ci insegna a gustare un mondo di sottili differenze.
I saperi della Val di Zoldo tra passato e attualità, dai chiodi ai gelati. Oggi gli Zoldani pensano alla Valle, riconosciuta patrimonio UNESCO, come meta del turismo sostenibile e responsabile.
Una passeggiata in Val di Zoldo per raccogliere patate novelle, nocciole croccanti e cipolle rosse, nel cielo perfettamente azzurro di settembre.