La neve ferma il tempo, permette un’osservazione più profonda dei luoghi. Registra le tracce, si fa spazzare dal vento e, a volte, ricoprire da neve fresca.
In questo momento, verso la fine del Triassico i fondali si erano differenziati, e, dopo scuotimenti tettonici ed eruzioni vulcaniche, la miriade di forme di vita che lo popolavano erano evolute.
La montagna fa crescere erba diversa da stagione a stagione e, nella stessa stagione, da taglio a taglio. Da qui un ciclo di relazioni che si sublima anche nei formaggi. Quanti gusti sotto diversi cieli! La Val di Zoldo ci insegna a gustare un mondo di sottili differenze.
Quanta strada si è fatta in cinquant’anni… ma senza dubbio la lezione di fondo non l’abbiamo ancora imparata. Il Vajont prende spazio mediatico, ma che non siano solo parole!
Andare a guardare il tramonto d’estate al Piccolo Belvedere sotto al Casel de sora l’Sass, dove il sole si ferma più a lungo. Il gruppo di amici decide all’improvviso di rimanere a dormire lì, per gustarsi il tramonto fino alla fine.
L’alba della Vita dopo la grande estinzione permiana vista attraverso gli occhi di chi percorre i sentieri della Val Zoldana, in Dolomiti.