Quanto si può stimolare l’entusiasmo dei bambini durante le vacanze fra le Dolomiti UNESCO?
C’era una volta… una valle fatta a misura di bambino, con boschi narranti che conducono a laghi incantati, gnomi che raccontano storie incredibili e aiutano a fare i biscotti, dove le fattorie svelano i loro segreti. Un luogo inesplorato, da riscoprire esercitandosi nell’arrampicata, passeggiando a cavallo oppure tuffandosi nel verde dei prati.
E voi che bimbi siete? Quelli che con meraviglia guardano come si fa il formaggio o il gelato, quelli che non stanno mai fermi, sempre in cerca di nuove avventure, quelli creativi che trasformano un pezzetto di carta in uno splendido fiore? E’ bello ritornare bambini, specie se è un’esperienza condivisa proprio con i più piccoli. Perché loro sanno dare un senso a una dimensione che si tende a dimenticare, quella della fantasia. Ingrediente base per praticare il turismo responsabile godendo dell’ospitalità della Val di Zoldo. Bastano un foglio bianco e dei pennarelli chiusi in un cassetto impolverato, e nelle loro mani riprendono vita.
(sopra: Colcerver in festa)
Così mi immedesimo in un bimbo e penso a quanti giochi divertenti, con davvero poche cose a disposizione si possono realizzare in Val di Zoldo. Una passeggiata accompagnata da una bella filastrocca, la caccia al tesoro cercando i nuovi indizi tra le case del paese, costruire un costume fatto di pigne e intrecciare corone di margherite. L’importante è correre liberi e a perdifiato, nei prati colmi di soffioni, insomma, stare all’aperto in totale libertà! Incontrare una mucca o una capretta, intrufolarsi nei pressi della malga e vedere come fanno i grandi a mungerla.
E quando piove? Preparare ottimi dolcetti dalle forme più bizzarre (i bambini sanno vedere in un mucchietto di uova e farina persino un vulcano!), impregnandosi le mani di pasta fatta in casa. I grandi, che hanno già vissuto queste piccole emozioni, guidano i bimbi nelle nuove scoperte, accompagnati a loro volta dai ricordi della loro infanzia, dalla panna appena munta riservata a loro dai nonni, alla Sganbada corsa assieme ai compagni di scuola.
Ma a seguire i bambini nei giochi durante le loro rilassanti vacanze in montagna c’è un altro accompagnatore d’eccezione: la natura con i suoi misteri e i suoi saperi, pronta a condurli in mondi ancora sconosciuti, oppure semplicemente inventati dalla loro fantasia senza confini.
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